"Ti perderò come si perde un giorno
chiaro di festa:-io lo dicevo all'ombra
ch'eri nel vano della stanza-attesa,
la mia memoria ti cercò negli anni
floridi un nome,una sembianza:pure,
dileguerai,e sarà sempre oblio
di noi nel mondo."
Tu guardavi il giorno
svanito nel crepuscolo,parlavo
della pace infinita che sui fiumi
stende la sera alla campagna.
ALFONSO GATTO
(da"Arie e ricordi",Mondadori)
giovedì 16 agosto 2007
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