Gli uomini o la loro maschera
quando per un segnale incomprensibile
lì nella brulicante commedia
l'azione s'interrompe
e ristà,a un tratto,il gioco delle parti...
Eccoli
che impietosamente
sorpresi da quel vuoto
ed in esso da un fulmineo coagulo
ciascuno dalla sua malcerta verità risaltano
ancora più goffi,
spiccano acora più fatui
in quella neutra desolata lacca,tutti,
coloro che si appisolano
nella loro grandezza presunta o finta
e gli altri che vociferano
e pestano concitate nullità,tutti,
tutti ugualmente...
Ma non è
questo il tralucere
improvviso dell'inverno,
non è la morte,questa,è la semina
solo così rigermogliano
e sono riconquistati al movimento,
al fuoco dell'eterna metamorfosi.
MARIO LUZI
venerdì 10 agosto 2007
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