sabato 11 agosto 2007

L'APICE

Non ti potrà salvare ciò che scrissero

coloro che la tua paura implora;

tu non sei gli altri e ti vedi ora

centro del labirinto che tramarono

i tuoi passi.Non ti salva l'agonia

di Gesù o di Socrate né il forte

aureo Siddharta che accettò la morte

in un giardino,al declinar del giorno.

Polvere è pure la parola scritta

dalla tua mano o il verbo pronunciato

dalla tua bocca.Non perdona il fato

e la notte di Dio è infinita.

Tu sei fatto di tempo,di incessante

tempo.Sei ogni solitario istante.

JORGE LUIS BORGES

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