Non volevo nomi per morti sconosciuti
oppure volevo che esistessero
volevo che una lingua anonima
-la mia-
parlasse di molte morti anonime.
Ciò che chiamiamo pace
ha solo il breve sollievo della tregua.
Se nome è anche raggiungere se stessi
nessuno di questi morti ha raggiunto il suo destino.
Non ci sono che luoghi,quelli di un'isola
da cui scrutare il continente
-l'oriente-le sue guerre
la polvere che gettano a confondere
il verdetto:noi non siamo salvi
noi non salviamo
se non con un coraggio obliquo
con un gesto
di minima luce.
ANTONELLA ANEDDA
(da"Notti di pace occidentale",1999)
giovedì 4 ottobre 2007
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