venerdì 28 settembre 2007

DISSIPA TU SE LO VUOI

"Dissipa tu se lo vuoi

questa debole vita che si lagna

come la spugna il frego

effimero di una lavagna.

M'attendo di ritornare nel tuo circolo,

s'adempia lo sbandato mio passare.

La mia venuta era testimonianza

di un ordine che in viaggio mi scordai,

giurano fede queste mie parole

a un evento impossibile,e lo ignorano.

Ma sempre che traudii

la tua dolce risacca sulle prode

sbigottimento mi prese

quale d'uno scemato di memoria

quando si risovviene del suo paese.

Presa la mia lezione

più che dalla tua gloria

aperta,dall'ansare

che quasi non dà suono

di qualche tuo meriggio desolato

a te mi rendo in umiltà.Non sono

che favilla d'un tirso.Bene lo so:bruciare,

questo,non altro,è il mio significato".

MARIO LUZI

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