Ombra ferita,anima che vieni
zoppicando,strisciando dal tuo fioco
asilo a cercare nei sogni il poco
che rosicchio per te all'andirivieni
dei risvegli e degli incubi,agli osceni
cortei delle sciarade,così poco
che qualche volta quando arrivi il fuoco
è già spento,divelte le imposte,pieni
di insulsi intrusi o infidi replicanti
l'immensità della cucina,il banco
di scuola,il letto,dammi tempo,non
svanire,il tempo di chiudere i tanti
conti vergognosi in sospeso con
loro prima di stendermi al tuo fianco.
GIOVANNI RABONI
(da"Ogni terzo pensiero",Garzanti)
sabato 14 luglio 2007
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