domenica 30 settembre 2007

VERSI SULLA DIFFERENZA DI GUSTI

Visto un cammello,

disse

un cavallo:

"Che

cavallo

bastardo gigantesco!"

Esclamò il cammello

di rimando:

"Che ti credi d'essere un cavallo?

Tu

non sei altro che un cammello

che gli s'è fermato lo sviluppo."

E soltanto

Dio dalla barba canuta

sapeva ch'erano

animali

di razza diversa.


VLADIMIR MAJAKOVSKIJ

(da"Opere scelte",Feltrinelli ed.)

venerdì 28 settembre 2007

DISSIPA TU SE LO VUOI

"Dissipa tu se lo vuoi

questa debole vita che si lagna

come la spugna il frego

effimero di una lavagna.

M'attendo di ritornare nel tuo circolo,

s'adempia lo sbandato mio passare.

La mia venuta era testimonianza

di un ordine che in viaggio mi scordai,

giurano fede queste mie parole

a un evento impossibile,e lo ignorano.

Ma sempre che traudii

la tua dolce risacca sulle prode

sbigottimento mi prese

quale d'uno scemato di memoria

quando si risovviene del suo paese.

Presa la mia lezione

più che dalla tua gloria

aperta,dall'ansare

che quasi non dà suono

di qualche tuo meriggio desolato

a te mi rendo in umiltà.Non sono

che favilla d'un tirso.Bene lo so:bruciare,

questo,non altro,è il mio significato".

MARIO LUZI

mercoledì 26 settembre 2007

LA VOLONTA' DI RIFORMA

Non credere che non ferisca

anche me la frase ignobile fra molte

innocue gettata lì-o alzar di spalle

strizzar d'occhi piega di labbra,mimica

di connivente.Cause ed effetti ricuce

chi è leso negli affetti-e lo chiamano paranoico!

Anch'io,vorrei dirti,sogno spada e anatèma.


Ma bestia in trappola che sa troppo tardi

non esservi all'ingenuità remissione

la mia giustizia a luoghi remoti rimando

un bene altrui annusando oltre le sbarre inodore.

Mia sola scienza e anàmnesi del mio errore,

la speranza cristiana mia viltà

mia mancanza di fede l'uso di ragione...

GIOVANNI GIUDICI

(da"Autobiologia")

martedì 25 settembre 2007

CERTEZZA

Tu sei l'erba e la terra,il senso

quando uno cammina a piedi scalzi

per un campo arato.

Per te annodavo il mio grembiule rosso

e ora piego a questa fontana

muta immersa in un grembo di monti:

so che a un tratto

-il mezzogiorno sciamerà coi gridi

dei suoi fringuelli-

sgorgherà il tuo volto

nello specchio sereno,accanto al mio.


ANTONIA POZZI

lunedì 24 settembre 2007

TU ERI LA VERITA'

Tu eri la verità,il mio confine,

la mia debole rete,

ma mi sono schiantata

contro l'albero del bene e del male,

ho mangiato anch'io la mela

della tua onnipresenza

e ne sono uscita

vuota di ogni sapienza

perché tu eri la mia dottrina,

e il calice della tua vita

sfiorava tutte le rose.

Ora ti sei confusa

con gli oscuri argomenti della lira

ma invano soffochi la tua voce

nelle radici-spirali degli alberi,

invano getti gemiti

di sotto la terra,

perché io verrò a cercarti

scaverò il tuo fermento,

madre,cercherò negli spiriti

quello più chiaro e più fermo,

colui che aveva i tuoi occhi

e la tua limpida voce

e il tuo dolce coraggio

fatto soltanto di stelle.


ALDA MERINI

(da"La terra santa"in "Vuoto d'amore")

domenica 23 settembre 2007

NESSUNA PAROLA E' VISIBILE

Tutto quello che si può dire è bugia.

...

Il resto è silenzio

solo che il silenzio non esiste

no

le parole

non fanno l'amore

fanno l'assenza

se dico acqua, berrò?

se dico pane,mangerò?

In questa notte,in questo mondo


straordinario silenzio di questa notte


Quello che succede nell'anima

non si vede

quello che succede nella mente

non si vede

quello che succede nello spirito

non si vede


Da dove viene questa cospirazione dell'invisibilità?


Nessuna parola è visibile.


ALEJANDRA PIZARNIK

(Argentina,1936-1972)

sabato 22 settembre 2007

ALMENO DA PUBBLICANO

Non chiedo che tu mi guarisca;


offesa sarebbe la domanda

che esaudire non puoi:


chiedo che tu mi salvi

che non mi lasci per sempre

soggiacere a questa

quotidiana morte:


chiedo che il Nulla non vinca

ed io non abbia più

a incenerirmi di desideri


e viva infelice anche là

come ora,qui,

solo e lontano.

DAVID MARIA TUROLDO

giovedì 20 settembre 2007

QUESTA FELICITA'

Questa felicità promessa o data

m'è dolore dolore senza causa

o la causa se esiste è questo brivido

che sommuove il molteplice nell'unico

come il liquido scosso nella sfera

di vetro che interpreta il fachiro

eppure dico salva anche per oggi

torno torno le fanno guerra cose

e immagini su cui cala o si leva

o la notte o la neve

uniforme del ricordo.


MARIO LUZI

(da"Onore del vero")

martedì 18 settembre 2007

IN MEMORIAM

Le strade indurite dell'autunno

mi riportano a te,al tuo lontano

vivere ormai in giorni antichi,pieni

di una luce che non muta.


Il tuo cammino salutano tante

voci familiari e gridi tranquilli

nel sereno che una meraviglia puerile


s'è impadronita dei tuoi occhi.

E' una mattina così lunga e il muro

del cielo trema continuamente

sul tuo passo innocente.

ATTILIO BERTOLUCCI

(da"Lettere da casa"-Poesia del mondo,Carom ed.)

sabato 15 settembre 2007

POESIA D'AMORE

Le grandi notti d'estate

che nulla muove oltre il chiaro

filtro dei baci,il tuo volto

un sogno nelle mie mani.


Lontana come i tuoi occhi

tu sei venuta dal mare

dal vento che pare l'anima.


E baci perdutamente

sino a che l'arida bocca

come la notte è dischiusa

portata via dal suo soffio.


Tu vivi allora,tu vivi

il sogno ch'esisti è vero.

Da quando t'ho cercata.


Ti stringo per dirti che i sogni

son belli come il tuo volto,

lontani come i tuoi occhi

e il bacio che cerco è l'anima.


ALFONSO GATTO


venerdì 14 settembre 2007

CATTIVO RICORDO

Quelli che odierò tutta la vita

l'anima mi hanno perquisito.

Per salvare la tenera verità

mi sono affidato alla menzogna.


Tutto è già finito allora?

No.La pena ancora non si spegne.

Lo so.Presto o tardi la menzogna

esigerà la sua ricompensa.

RADOJ RALIN

giovedì 13 settembre 2007

L'ARTE D'ESISTERE

Il mare brucia le maschere,

le incendia il fuoco del sale.

Uomini pieni di maschere

avvampano sul litorale.


Tu sola potrai resistere

nel rogo del carnevale.

Tu sola che senza maschere

nascondi l'arte d'esistere.


GIORGIO CAPRONI

(da"Tutte le poesie,Garzanti,1999)

mercoledì 12 settembre 2007

LETARGO

Rallenta il sangue agli animali,

spogli gli alberi,grigi i giorni

di gelo,di vento.


E anch'io senza forze,fermo,

più fermo nel dormiveglia

imparo quasi a tacere


appoggio il corpo più che posso

senza pensieri,giù,in apnea,

fuori dalla storia.

ERMANNO KRUMM

(da:"Animali e uomini")